Il colpo di frusta, conosciuto internazionalmente come whiplash injury, è definito come un evento traumatico a carico del rachide cervicale caratterizzato da un improvviso movimento di accelerazione e decelerazione della testa con una flessione ed un’estensione del collo. La principale causa del colpo di frusta sappiamo essere l’incidente stradale in automobile e questo tipo di trauma è responsabile di elevati costi sanitari in esami diagnostici e cure riabilitative con frequente assenteismo lavorativo e riduzione della produttività. Spesso, come conseguenza a tale evento traumatico, insorgono disturbi quali dolore cervicale, cefalea, dizziness, sintomi psicologici ed altri, definiti in letteratura come whiplash-associated disorders (WAD). Ma che effettiva relazione c’è tra il colpo di frusta e gli impairments strutturali e funzionali che ne conseguono? Con quale prevalenza si manifestano quindi dolore cervicale e cefalea? Per rispondere a tale quesito prendiamo in analisi lo studio di Al-Khazali, pubblicato nel 2020 su PAIN.
Qual è lo scopo dello studio?
Si tratta di una revisione sistematica che prende in analisi studi che indagano la prevalenza nell’immediato di cervicalgia e cefalea in conseguenza a colpi di frusta e la persistenza dei sintomi a medio e lungo termine.
Come è stato condotto lo studio?
La ricerca di articoli per la realizzazione dello studio è stata eseguita sui database PubMed ed Embase, i quali poi sono stati aggiunti ad una ricerca effettuata nelle reference lists degli studi primari e delle revisioni più rilevanti. Tutti gli studi sono poi stati sottoposti a screening tramite la linea guida di reporting PRISMA. Due ricercatori indipendenti tra loro hanno eseguito lo screening degli articoli prima per titolo/abstract e poi per full text: qualora si fossero presentate delle incongruenze nelle decisioni dei primi due, un terzo investigatore veniva interpellato per risolvere il disaccordo.
Criteri di inclusione:
- Studi con campioni di pazienti con riportati i dati sul colpo di frusta e cervicalgia e/o cefalea,
- Studi che utilizzavano la definizione di colpo di frusta compatibile con quella degli autori della revisione.
Criteri di esclusione:
- Articoli pubblicati su riviste non-peer-reviewed,
- Case reports e case series,
- Studi su pazienti con disturbi non derivanti dal colpo di frusta.
È stata eseguita un’analisi descrittiva degli studi selezionati. La metanalisi è stata effettuata sugli studi non-population-based separatamente per le variabili dolore cervicale e cefalea: per quest’ultime, le frequenze relative raggruppate sono state calcolate entro 7 giorni dall’evento traumatico, a 3, a 6 ed a 12 mesi dal colpo di frusta.
Sono stati inclusi 44 studi per l’analisi qualitativa, ma solo 27 di questi hanno potuto essere inclusi nell’analisi quantitativa (metanalisi).
Quali sono i risultati emersi dallo studio?
Per quanto riguarda la prevalenza del dolore cervicale sono stati analizzati 31 studi non-population-based, i quali hanno incluso un totale di 1712 soggetti e che hanno evidenziato una frequenza relativa di insorgenza di sintomi al rachide cervicale di 84% entro i 7 giorni dal colpo di frusta, che però si riduce con il passare del tempo. Infatti, dai dati delle frequenze relative emersi nella metanalisi, la prevalenza a 3 mesi è del 40%, a 6 mesi del 42% ed a 12 mesi del 38%.
Due studi population-based, che hanno compreso in totale 7630 soggetti, riportano che dopo il colpo di frusta il 100% dei soggetti ha riportato dolore cervicale (con un valore mediano di 10 giorni dal trauma) e che a 6 mesi si riduce al 79%.
Riferendoci invece alla cefalea, sono stati analizzati 33 studi non-population-based che hanno incluso un totale di 2474 soggetti e che hanno evidenziato una frequenza relativa di insorgenza di mal di testa di 60% entro i 7 giorni dal colpo di frusta, che si riduce con il passare del tempo. Anche in questo caso, infatti, dai dati emersi dalle frequenze relative emersi nella metanalisi, la prevalenza a 3 mesi è del 23%, a 6 mesi del 30% ed a 12 mesi del 38%.
Diversi studi hanno cercato di indagare i fattori per i quali si dovrebbe manifestare cefalea dopo un colpo di frusta, evidenziando che nei soggetti che prima del whiplash soffrivano di cefalea peggiorassero i sintomi e che tale peggioramento progredisse con il tempo.
Due studi population-based, che hanno compreso in totale 7365 soggetti, riportano che dopo il colpo di frusta l’83% dei soggetti ha riportato cefalea (con un valore mediano di 10 giorni dal trauma) e che a 6 mesi è del 89%.
Conclusioni e considerazioni
Questa revisione con relativa metanalisi ci indica che dolore cervicale e cefalea sono problematiche estremamente comuni nel breve termine in conseguenza di whiplash e che possono persistere nel tempo. Non è del tutto chiaro invece, quanto la correlazione tra whiplash e i sintomi insorgenti sia dipendente da fattori quali sesso, storia pregressa di cervicalgia o cefalea e livello di educazione.
Dai risultati della metanalisi, è evidente come i sintomi compaiano con elevata frequenza nell’immediato per poi ridursi nel tempo, ma che una notevole percentuale di soggetti continuino a manifestare i sintomi a 6 e 12 mesi. Considerando l’andamento di dolore cervicale e cefalea nel tempo, questa revisione ci suggerisce che la presenza di sintomi a 3 mesi definisce un’alta probabilità di cronicizzazione dei sintomi, che approssimativamente si aggira attorno al 40% dei casi. Questo è il dato più importante che ci fornisce questo studio: in conseguenza ad un colpo di frusta, oltre ad esserci un forte rischio di manifestare dolore cervicale e cefalea, è ulteriormente probabile che tali sintomi assumano un connotato cronico.
I risultati di tale revisione sono comunque da prendere in considerazione con cautela a causa dell’elevata eterogeneità, dovuta principalmente alle diverse tipologie di studi inclusi, dalla mancanza in alcuni studi della definizione di whiplash ed alla non sempre uguale modalità di classificazione del colpo di frusta. Ulteriori studi dovranno stimare in maniera più accurata ed affidabile l’insorgenza di dolore cervicale e cefalea dopo un colpo di frusta, considerando la presenza di cervicalgia o cefalea preesistente e capire quale fenotipo di cefalea è più frequentemente riscontrabile in questi soggetti.
Take home message
Come si può notare dalla più recente letteratura, il whiplash è un evento traumatico che comporta con alta probabilità condizioni di dolore, disabilità e limitazioni nelle attività quotidiane. Questa revisione, che si è occupata di indagare principalmente la componente delle funzioni corporee, ha ulteriormente confermato il notevole impatto che può avere il colpo di frusta nella salute delle persone.
Cosa ci suggerisce quindi questa revisione? Escludendo le gravi condizioni, in conseguenza del colpo di frusta, il rischio di sviluppare dolore cervicale e/o cefalea è decisamente alto, come è alto il rischio che tali sintomi cronicizzino nel lungo termine. Quali fattori comportano la cronicizzazione dei sintomi non è però chiaro e deve necessariamente diventare soggetto di futuri studi, in modo da capire quali fattori siano determinanti sia nella manifestazione iniziale dei sintomi e quali siano determinanti nella cronicizzazione o nella risoluzione dei sintomi a lungo termine.
A cura di Andrea Zucchini
Fisioterapista
Collaboratore HealtHub